08/02/2015
Autore: FISCO OGGI
La black list, o lista nera, è un elenco dei Paesi in cui esiste un regime fiscale privilegiato la cui caratteristica essenziale consiste nell’avere un livello di tassazione basso o addirittura nullo. Le black list esistenti a tutt’oggi sono tre. Più precisamente si distinguono le seguenti tipologie: black list persone fisiche; black list Cfc (controlled foreign companies); black list indeducibilità componenti negativi di reddito.
1) Black list persone fisiche
Individua gli Stati e i territori con regime fiscale privilegiato per le persone fisiche allo scopo di contrastare la fittizia emigrazione all’estero, per finalità tributarie, di residenti in Italia (articolo 2, comma 2-bis, del Tuir).
Il decreto del ministro delle Finanze del 4 maggio 1999, pubblicato nella G.U. n. 107 del 10 maggio 1999 e modificato nel corso degli anni, individua, per le persone fisiche cancellate dalle anagrafi delle popolazione residente, lì trasferite e per le quali opera la presunzione di residenza in Italia, alcuni Stati e territori con regime fiscale privilegiato (articolo 2, comma 2-bis Tuir);
2) Black list Cfc (controlled foreign companies)
Riguarda l’applicazione della disciplina contenuta nell’articolo 167 del Dpr n. 917/1986 in materia di imprese estere partecipate, situate in Stati con livello di tassazione sensibilmente inferiore a quello applicato in Italia e dove non è previsto un adeguato scambio di informazioni (Cfc, controlled foreign companies).
Tale lista viene richiamata negli articoli del Dpr n. 917/1986 che disciplinano la tassazione dei dividendi percepiti da persone fisiche (articoli 47 e 59) e da persone giuridiche (articolo 89 del Tuir), nonchè dagli articoli che dettano le regole di tassazione delle plusvalenze realizzate da persone fisiche nell’esercizio d’impresa (articolo 58 Tuir) e da soggetti Ires (articolo 89 Tuir).
Il decreto ministeriale del 21 novembre 2001, pubblicato nella G.U. n. 273 del 23 novembre 2001 e modificato nel corso degli anni, individua invece gli Stati o territori nell’ambito dei quali opera la normativa sulle controlled foreign companies (Cfc) nel caso in cui siano localizzate partecipazioni in società controllate (articolo 167 Tuir).
3) Black list indeducibilità componenti negativi
A seguito della modifica introdotta dall’articolo 1 del decreto legge n. 262 del 3 ottobre 2006 (in vigore dal 29 novembre) dopo il comma 12 dell’articolo 110 del Testo unico delle imposte sui redditi di cui al decreto del Presidente della Repubblica n. 917 del 22 dicembre 1986 è inserito il seguente:
"12-bis. Le disposizioni dei commi 10 e 11 si applicano anche alle prestazioni di servizi rese dai professionisti domiciliati in Stati o territori non appartenenti all’Unione europea aventi regimi fiscali privilegiati". Ne consegue, quindi, che anche i costi relativi a tali prestazioni professionali, fruite da imprese residenti, saranno indeducibili, fatta salva la dimostrazione della prova di cui al comma 11 dell’articolo 110 del Tuir.
Il decreto ministeriale del 23 gennaio 2002, pubblicato sulla G.U. n.29 del 4 febbraio 2002 e modificato nel corso degli anni, individua gli Stati o territori nell’ambito dei quali opera la normativa sull’indeducibilità dei costi che derivano dalle transazioni con operatori residenti (articolo 110, c. 10 Tuir).