07/03/2015
Autore: FISCO OGGI
C’è tempo fino a lunedì 9 marzo
I dati confluiranno nella precompilata, per la quale sono già arrivate al Fisco informazioni per più di 100 mln di operazione rilevanti e quasi 19 mln di certificazioni uniche
post it rember
La “Certificazione unica”, protagonista indiscussa, insieme alla precompilata, delle dichiarazioni dei redditi 2015, si confronta, per la prima volta, con la seconda scadenza annuale che la riguarda: i sostituti d’imposta hanno tempo fino al 9 marzo per trasmettere telematicamente all’Agenzia delle Entrate i modelli “Cu 2015” relativi ai redditi 2014. Il termine slitta di due giorni rispetto alla scadenza ordinaria del 7 marzo che, quest’anno, arriva di sabato.
Si tratta della stessa certificazione già rilasciata ai diretti interessati (la consegna doveva avvenire entro il 2 marzo, visto che il 28 febbraio era sabato) e che servirà all’Amministrazione finanziaria per predisporre la “precompilata”.
Tuttavia, trattandosi di un “esordio”, sono state previste, soltanto per quest’anno, alcune finestre di tolleranza. E così, le Entrate, con il comunicato stampa dello scorso 12 febbraio, hanno precisato che non saranno applicate sanzioni per le certificazioni inviate anche dopo il 9 marzo, se contenenti unicamente redditi non dichiarabili tramite modello 730. Il termine, quindi, per il 2015, si fa meno rigido, ad esempio, per la trasmissione dei dati relativi ai redditi di lavoro autonomo non occasionale, al debutto, per di più, in questo tipo di certificazione.
Inoltre, sempre per quest’anno, non è necessario compilare la sezione dedicata ai dati assicurativi riguardanti l’Inail e inviare le certificazioni relative esclusivamente a redditi esenti.
Pochi click e il gioco è fatto
Il “Cu” entra in scena in sostituzione del Cud e delle certificazioni in forma libera relative ai redditi di lavoro autonomo, ai redditi diversi e alle provvigioni. Il suo ingresso è funzionale alla dichiarazione precompilata che prende il via quest’anno, in forma sperimentale, per le situazioni fiscali più semplici. Per questo, il nuovo modello accoglie maggiori informazioni rispetto alle precedenti certificazioni, così da contenere tutti i dati utili al “preconfezionamento” del 730. Inoltre, non ospita più soltanto i redditi di lavoro dipendente, equiparati e assimilati, ma anche quelli di lavoro autonomo, diversi e le provvigioni.
Modello definitivo, istruzioni e specifiche tecniche, sono stati approvati, in un sol blocco, con provvedimento del 15 gennaio e sono disponibili, da quella stessa data, sul sito delle Entrate.
Lo stesso provvedimento dà il via libera anche al quadro “Ct”, per indicare l’indirizzo web presso il quale si desidera ricevere il flusso informatico con le elaborazioni dei 730 (modelli 730-4 e 730-4 integrativo).
Per completezza di informazione, si precisa che “Cu 2015” è stato aggiornato il 22 gennaio scorso a causa di un refuso presente nella scheda per la scelta della destinazione dell’8, del 5 e del 2 per mille dell’Irpef.
Disponibili on line anche i software di compilazione e controllo, da utilizzare per la trasmissione telematica della certificazione. I due prodotti informatici non richiedono alcuna installazione, ma possono essere attivati, facilmente, direttamente in Rete. Il sistema garantisce l’aggiornamento automatico dei programmi.
Una volta compilato e creato il file dati, prima del click definitivo per l’invio del flusso telematico, è indispensabile verificarne l’esattezza attraverso il software di controllo, che ne segnala eventuali anomalie, incongruenze ed errori.
Superato il test, il modello può essere trasmesso tramite i canali Entratel o Fisconline, come di consueto, direttamente o attraverso gli intermediari abilitati.
I sostituti d’imposta (o chi per loro) possono scegliere di inviare (oltre al frontespizio ed eventualmente al quadro “Ct”) le certificazioni dei redditi di lavoro dipendente e assimilati separatamente da quelle riguardanti i redditi di lavoro autonomo, le provvigioni e i redditi diversi.
Attenzione, la risposta immediata trasmessa dal sistema dopo l’invio conferma esclusivamente la trasmissione del file. La ricevuta, che attesta l’effettiva presentazione della certificazione, arriverà più tardi, una volta verificata la correttezza dei dati.
Può accadere di sbagliare la trasmissione oppure che il sistema scarti l’intero file contenente le comunicazioni o parte delle certificazioni uniche. Se l’adempimento è avvenuto entro i termini, l’operatore può rimediare, senza incorrere in sanzioni, se ripete l’operazione entro cinque giorni dalla scadenza ovvero, quest’anno, entro il 12 marzo.
In particolare, in caso di errore, la certificazione può essere annullata o sostituita; in caso di rifiuto dell’intero file, è possibile, invece, procedere con un nuovo invio “ordinario”, mentre, se sono stati riscontrati problemi soltanto su alcune certificazioni, basta un invio “ordinario” dedicato a quest’ultime contenente le informazioni esatte.
Ma a che punto sono i lavori per il 730 precompilato?
Procede a pieno ritmo, intanto, il cantiere che renderà disponibile, dal prossimo 15 aprile, il 730 precompilato, per venti milioni di pensionati, lavoratori dipendenti e assimilati. Un’operazione possibile grazie ai dati presenti in Anagrafe tributaria e alle informazioni provenienti da banche, assicurazioni, sostituti d’imposta e dagli altri soggetti tenuti a comunicare notizie utili ai fini delle dichiarazioni dei redditi dei loro assistiti o utenti.
Oltre ai dati del Cu, ad esempio , i contribuenti troveranno già al loro posto nel modello, le spese di ristrutturazione edilizia e di risparmio energetico, i versamenti effettuati con il modello F24, le compravendite immobiliari, i contratti di locazione registrati e la dichiarazione dei redditi dell’anno precedente, gli interessi passivi sui mutui, i premi assicurativi e contributi previdenziali.
Dal prossimo anno, saranno ancora meno i campi lasciati in bianco: i contribuenti, nel 2016, troveranno già al loro posto ulteriori elementi, come le spese sanitarie che danno diritto a deduzioni e detrazioni.
Un comunicato stampa diffuso oggi dall’Agenzia delle Entrate ci “aggiorna” sulla situazione attuale fornendoci qualche numero: all’Amministrazione finanziaria sono già arrivate notizie riguardanti più di cento milioni di operazione relative a premi assicurativi, interessi passivi sui mutui e contributi previdenziali e quasi diciannove milioni di certificazioni uniche.
Il 730 precompilato, ricordiamo, può essere accettato così com’è oppure modificato, aggiungendo, ad esempio, ulteriori spese sostenute detraibili. In entrambi i casi il contribuente può operare da solo, direttamente dal proprio pc, oppure delegare il sostituto d’imposta che presta assistenza fiscale, un Caf o un professionista abilitato.
La dichiarazione non modificata, trasmessa dall’interessato stesso o da un delegato chiude il “capitolo” dichiarazioni dei redditi 2014. Stessa conclusione se la dichiarazione è modificata dal sostituto d’imposta, dal Caf o dal professionista, perché, in questo caso, i controlli documentali sono effettuati direttamente nei confronti di tali operatori.
Primo passo per giungere alla precompilata è munirsi del codice Pin che dà accesso ai servizi telematici delle Entrate, collegandosi al sito dell’Agenzia oppure telefonando al numero 848.800.444 o recandosi presso uno degli uffici territoriali. Se poi si è già in possesso del Pin dispositivo dell’Inps, si può accedere “transitando” attraverso il sito dell’Istituto di previdenza.
Un’altra chance, è delegare, ancora una volta, il sostituto d’imposta che fa anche assistenza fiscale, un Caf o un professionista abilitato.