Calcolo della pensione con il metodo contributivo

Per i lavoratori che non possono far valere 18 anni di contribuzione al 31/12/95, che ricadono nel sistema misto, o per coloro che sono iscritti dal 1° gennaio 1996 (data di entrata in vigore del sistema contributivo), l’importo annuo della pensione (o di una quota di pensione) viene calcolata col sistema contributivo.

Una volta raggiunti i requisiti per presentare la domanda di pensione fissati dalla riforma Monti-Fornero, il calcolo in questo sistema viene effettuato moltiplicando il montante contributivo individuale per il coefficiente di trasformazione relativo all’età del lavoratore alla data di decorrenza della pensione (o alla data del decesso, nel caso di pensione indiretta).

L’importo mensile della pensione si determina dividendo la pensione annua per 13 (tredici).
Ogni anno viene accantonato un ammontare di contributi pari al 33% della retribuzione imponibile per i dipendenti, tra il 20% e il 27,72% della retribuzione per i lavoratori iscritti alla gestione separata e pari al 20% della retribuzione per i lavoratori autonomi.


I contributi annui rivalutati formano il montante contributivo individuale.


Il montante contributivo individuale viene rivalutato al 31 dicembre di ogni anno su base composta, ad un tasso di capitalizzazione pari alla variazione media quinquennale del prodotto interno lordo (PIL) nominale, calcolata dall’Istat, cioè in base alla crescita della ricchezza nazionale.

Dalla rivalutazione viene esclusa la contribuzione dello stesso anno ed ha effetto per le pensioni aventi decorrenza dal 1° gennaio immediatamente successivo
Gli indici utilizzati per le rivalutazioni del montante contributivo sono pubblicati ogni anno nel portale Inps (sezione Circolari e Messaggi).
Raggiunti i requisiti per la pensione il montante contributivo accumulato e rivalutato annualmente va moltiplicato per il coefficiente di trasformazione relativo all’età del lavoratore alla data di decorrenza della pensione.

I coefficienti vengono rivisti periodicamente per assicurare sostenibilità al sistema pensionistico nazionale.


 

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